Riepilogo
Quando hai una grande squadra che dovrebbe vincere il campionato ma ti ritrovi per la terza volta consecutiva a non battere la Barolo qualcosa che non va c’è!
Quando ti ritrovi un ottimo Luca Mauri seppur acciaccato nelle tue file e non riesci a battere la Barolo qualcosa che non va c’è!
Se poi perdi 6 a 1 è ancora peggio! Alla fine del match il Delfino predestinato alla successione di Gemelli Francesco cioè Dario Dozio esprime tutto il suo dissenso nella gestione dei cambi dicendo semplicemente: “Cecco non capisce un cazzo” che al di là del turpiloquio con cui il delfino predestinato si è espresso comunque ha dato parte della verità di quello che si è visto in campo.
Detto della lupo ora parliamo della Barolo, la squadra di Antonio corvello non solo gioca un calcio generoso e senza troppi fronzoli ma crea, soffre ed infine colpisce come un martello pneumatico dalle parti di un ottimo Alberto Perego.
Dare un migliore tra i piemontesi non sarebbe giusto, dire che il gruppo ha vinto un match stile fuga per la vittoria è credo più corretto. La Barolo va a 12 punti e si mette in scia di quei play off che mancano da due anni ma soprattutto dimostra di essere una squadra di valore. Le doppiette di Pinto, Riccardi ed i gol di un super Salvatore Scalzi e di un ottimo e generoso Matteo Bosco dimostrano che la squadra di Corvello non ha bisogno di prime donne ma di tutti.
Un match dedicato soprattutto alle 100 presenze di Max Colla, generoso in modo estremo che ha sfiorato due volte un gol incredibile su girata al volo.
Barolo da 10, lupo da 5 che sta pensando al dopo Cecco come la Francia sta pensando al dopo Macron.
VOTO PARTITA: 10