Riepilogo

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In primis tengo a precisare che le parole che seguiranno sarebbero state scritte anche se al posto della Barolo ci fosse stata qualsiasi altra formazione, anzi no, se non fosse stata la Barolo tutto questo non sarebbe successo perché la farsa creata dai signori della Castolo non avrebbe avuto luogo (semplicemente perché ciò che si chiedeva non è previsto da regolamento ma che la mia coscienza non mi ha permesso di ignorare) ed è proprio per questo che la squadra da me creata finisce qui, la Barolo intesa come squadra del centro sportivo si ferma con il sottoscritto per un semplice motivo: le polemiche, le illazioni alla fine stancano e logorano chiunque Ciò che è successo negli ultimi giorni è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Lo faccio con profondo dolore perché per me giocare nel campionato che ho creato è fonte di gioia e di condivisione con tutti voi a 360 gradi nel vero senso della parola e spero che l’abbiate capito.
“Ci sono valori che muoiono ogni giorno nel silenzio assenso di chi permette che tutto ciò accada, nelle piccole come nelle grandi cose di questa giostra chiamata vita.”
Ieri sera è morta una parte dei valori per cui questo campionato è stato concepito ma forse è morto qualcosa di molto più importante. E’ morta la fiducia dell’altro ed il reciproco rispetto, ed è morto nel modo più gretto e meschino, nel viscidume di chi, dopo aver usufruito per troppe volte della benevolenza e della buona fede dell’organizzazione è riuscito ad utilizzare quei valori per i suoi porci comodi in modo altrettante viscido e meschino. Ed alla fine cosa ha ottenuto? Il piccolo vantaggio di passare un turno ma umiliando se stesso e chi lo accompagna.
Questo articolo va ben oltre ciò che succede in un piccolo campionato amatoriale, questo articolo parla di vita, di quella vera e del fatto che esistano dei parassiti che si insinuano nelle viscere di un movimento costruito con il sacrificio di un intera esistenza per la creazione di qualcosa che sempre meno esiste: un luogo fisico ma anche spirituale di aggregazione e condivisione.
IL MONDO MUORE OGNI GIORNO SE PERMETTIAMO che individui del genere possano fare ciò che fanno, ivi compresi chi lo sostiene e gioisce delle sue malefatte ed accetta che il sotterfugio sia più importante del merito e che la provocazione sia più importate della lealtà.
” Vile è colui che soggioga il suo prossimo con stratagemmi e sotterfugi ma al suo pari è chi tace e ne diventa complice ” diceva il poeta!
QUINDI COMPLIMENTI AD UNA CASTOLO CHE VIENE UMILIATA MA CHE PASSA IL TURNO SUBENDO 14 RETI E FACENDONE 8, MA CHE ,COL SUO GIOCATORE PIU’ “RAPPRESENTATIVO” NONOSTANTE TUTTO RIESCE ANCHE A CONCLUDERE LA SUA INQUALIFICABILE MESSINSCENA CON L’ENNESIMA PROVOCAZIONE A FINE GARA DOPO ESSERE STATO SOTTO 7 A ZERO ED AVER RISCHIATO DI PERDERE CONTRO CINQUE RAGAZZI CHE HANNO SEMPLICEMENTE GIOCATO A CALCIO IN MODO GENUINO E SINCERO.
C’E’ UNA PAROLA IMPORTANTE CHE MUORE OGNI GIORNO SE NON LA SI DIFENDE, LA VERITA’, VI INVITO A LOTTARE PER TENERLA IN VITA NELLE PICCOLE COME NELLE GRANDI COSE DI OGNI GIORNO.
Per finire, credo che, come i signori della Castolo abbiano letto i punti che più gli convenivano del regolamento di questo campionato, si siano però persi la cosa più importante, quella scritta proprio all’inizio di esso:
“LA SOCCER LEAGUE E’ UN CAMPIONATO PRIVATO, CHIUNQUE VI PARTECIPA NE ACCETTA REGOLE, VALORI E DECISIONI ORGANIZZATIVE ED ARBITRALI SENZA ALCUNA RISERVA, PENA L’ESCLUSIONE DAL TORNEO”